Archeologia

“Il territorio di Mineo – sottolinea l’archeologa Laura Maniscalco – è ricco di aree di interesse archeologico, con resti che vanno dal Paleolitico al Medioevo. Fregi risalenti alla metà del V secolo a.C. e raffiguranti scene di caccia sono incisi sulle pareti di due grotte in località Caratabia, mentre un villaggio, con relativa necropoli, dell’età del bronzo, cultura Castellucciana (2000-1400 a.C.) si trova a Piano Camuti.Quattro le città d’età greca individuate: Menai, coperta dall’attuale Mineo e di cui sono visibili alcuni tratti del muro di cinta nei fianchi del castello Ducezio. Piano Casazze, con cospicui resti della cinta muraria d’età greco-arcaica. Monte Catalfaro, sul quale sono state rinvenute testimonianze che dall’età preistorica si spingono sino al medioevo. Rocchicella-Palikè, lungo il fiume Margi, presso il lago di Naftia, dov’era il famoso santuario dei palici, il più importante luogo sacro della popolazione sicula.